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Certo è utile sapere dove
siamo attualmente, e sarà oggetto di analisi nel punto sottostante, ma
– a prescindere da come ci troviamo – potrebbe essere utile provare
anzitutto a dirci: cosa vogliamo fare attraverso lo strumento Internet?
a quale scopo serve, rispetto alla nostra missione educativa?
Si potrebbero forse individuare due scopi fondamentali:
a) verso l'esterno (e magari anche un poco verso l'interno!): fare conoscere o far conoscere in modo più approfondito la Famiglia del Murialdo, con la sua storia passata ed il suo presente
b) verso l'interno: divenire strumento di comunicazione, e dunque di maggiore comunione, per coloro che riconoscono di farne parte, attraverso lo scambio di informazioni ed esperienze
Nessuno di questi due scopi è disatteso negli strumenti che abbiamo a disposizione oggi, e cioè sostanzialmente i vari siti che sono espressione delle varie componenti della Famiglia del Murialdo e gli organi di stampa da essi prodotti.
Credo che sia evidente, comunque, un certo "scollamento" tra questi
mezzi: ciascuno va avanti per conto suo. Non è detto che questo
significhi immediatamente che sia necessario "verticalizzare" o
riorganizzare tutto, piuttosto forse trovare il modo perché ogni
cellula, membro o apparato si senta di più organismo, cioè sia aiutato
a sentirsi parte di un progetto comune. Come realizzarlo è certo
materia di discussione aperta a tutti, ma sembra di intuire che la
risorsa Internet,
che è per definizione una rete di reti, sia adatta allo scopo e riesca
ad essere sufficientemente elastica per essere "capiente" di tutti.
Tutti (inteso nel senso di tutti i membri della FdM) cioè possono
trovarvi il loro spazio per dire la loro e farsi conoscere e, scommessa
che possiamo fare, riconoscersi dentro una identità comune.
Preme dire che anche la modalità "a stampa" della nostra comunicazione
può usufruire, come già accade in misura minima, di questo strumento,
per espandere il suo raggio d'azione e le sue capacità.
Quindi, come già altri prima di noi hanno capito e stanno facendo,
bisognerebbe ripensare alla nostra strategia comunicativa ed
informativa mettendo al centro Internet (in quanto includente ogni tipo
di comunicazione: scritta, audio,video; televisiva e telefonica, ecc),
non nel senso che tutti gli altri tipi di comunicazione devono esservi
sacrificati, ma comprendendo che tutti possono trarvi giovamento e che, a livello organizzativo, rappresenta un grande semplificazione.
Ad esempio: al momento esiste una redazione vera e propria per la
nostra rivista "Vita Giuseppina". Essa è una risorsa grandissima, in
quanto – così come è strutturata ora – è davvero un luogo dove si
ragiona su cosa dire, come dire, perché dire e dove dire. Si fa
un'analisi, si individua uno scopo, si realizza un progetto e si fa una
valutazione degli strumenti adatti. Lì come Giuseppini e laici
ragioniamo su come presentarci ai nostri collaboratori ed amici, cosa
dire loro e come farlo. Non potrebbe essere il caso che questa stessa
redazione (o magari una un pizzichino più rappresentativa della
Famiglia del Murialdo) allarghi il suo compito, almeno nella parte
editoriale, anche allo strumento Internet? Non si tratta infatti, prima
di tutto, di avere un sito per la Congregazione o di metterci su
qualcosa ogni tanto: bisogna sapere cosa si vuole dire e come lo si
vuole dire a chi lo visita!... c'è bisogno di un progetto editoriale ad
ampio respiro anche per esso.
In questo senso:
a) si penserebbe a una strategia comunicativa complessiva,
b) si individuerebbero più facilmente le sinergie tra i vari strumenti che abbiamo a disposizione.
continua con La situazione attuale....
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